Registrati su myWorld e usufruisci degli sconti!
Tante richieste di iscrizione, la Croce Rossa organizza un nuovo corso per diventare volontari
Viste le numerose richieste di iscrizione arrivate all’associazione nelle ultime settimane, la Croce Rossa della Spezia organizza un nuovo corso di accesso per aspiranti volontari. Il corso, che si svolgerà interamente in presenza e inizierà mercoledì 12 aprile alle ore 20.30, è rivolto a tutti coloro che vogliono unirsi all’associazione per svolgere le numerose attività di assistenza ai più deboli nella sede centrale della Spezia e in quelle di Fezzano, Muggiano, Santo Stefano e Calice al Cornoviglio.
Le lezioni si terranno in orario serale per permettere anche a chi lavora di partecipare, per poi concludersi con un esame finale sugli argomenti trattati. C’è tempo fino a domenica 9 aprile per iscriversi (oppure al raggiungimento del numero massimo di 30 partecipanti): chi è interessato può registrarsi sul portale della Croce Rossa gaia.cri.it e successivamente inviare la richiesta di partecipazione al corso organizzato dal Comitato CRI della Spezia (CLICCA QUI PER CONSULTARE UNA GUIDA).
Per potersi iscrivere sono necessari i seguenti documenti: la domanda di iscrizione, 4 fototessere, una fotocopia del documento d’identità e del codice fiscale, la sottoscrizione del Codice Etico e un certificato anamnestico del proprio medico curante (nella sezione “Materiale didattico” del portale Gaia, una volta ricevuta la conferma di avvenuta iscrizione, è presente la modulistica). Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Soci della Croce Rossa al numero 01871822444 dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 12.00 e il sabato dalle 09.00 alle 11.00, in altri orari al numero 3357272048.
Rianimazione e manovre di disostruzione, la Croce Rossa organizza una lezione per insegnanti e genitori della scuola di Piano di Madrignano
Una serata dedicata all’illustrazione teorica e pratica della rianimazione cardiopolmonare e delle manovre di disostruzione delle vie aeree nei bambini e negli adulti. La organizza la sede della Croce Rossa di Calice al Cornoviglio, venerdì 31 marzo dalle ore 21 alle 22 alla scuola materna e primaria di Piano di Madrignano.
Vista la lontananza del territorio calicese dai presidi di soccorso e i tempi di attesa per l’arrivo del 118 in caso di emergenze, la Croce Rossa ha deciso di sensibilizzare sia gli insegnanti della scuola che tutti i genitori degli alunni sulle manovre di primo soccorso. Troppo spesso, infanti, davanti a un episodio di arresto cardiaco o di soffocamento le persone non sanno come comportarsi, quando sarebbe sufficiente seguire una serie di semplici passi per essere d’aiuto e, talvolta, riuscire a salvare una vita in attesa dell’arrivo dell’ambulanza e del personale del 118.
Durante la lezione gli istruttori della Croce Rossa spiegheranno anche, a titolo informativo, il funzionamento e l’utilità del defibrillatore, raccogliendo eventuali richieste di adesione a un corso di abilitazione all’uso dello stesso che prevede il rilascio di un’apposita attestazione.
Un evento al Palasport con Giorgia Benusiglio e lezioni a più di 1.000 studenti, al via il progetto "Non dipendere. #Vivi" della Croce Rossa sostenuto da Fondazione Carispezia
45 incontri con altrettante classi scolastiche, un evento al Palasport con la partecipazione di Giorgia Benusiglio e un cortometraggio interamente girato in città. Sono le principali iniziative previste dal progetto “Non dipendere. #Vivi” della Croce Rossa della Spezia, sostenuto da Fondazione Carispezia. Il progetto è stato presentato questa mattina durante una conferenza stampa nella sede della Fondazione, con la partecipazione del Consigliere di Indirizzo di Fondazione Carispezia Linda Messini, del Presidente della CRI Luigi De Angelis, del Consigliere Giovane Fabio Dardengo e degli Assessori del Comune della Spezia Giulio Guerri e Daniela Carli.
L’obiettivo di “Non dipendere. #Vivi” è quello di sensibilizzare più di 1.000 giovani studenti (tra 14 e 19 anni) degli istituti superiori del territorio sui rischi di ogni forma di dipendenza giovanile. L'utilizzo abituale di droghe e l’abuso di alcool, infatti, soprattutto tra gli adolescenti portano frequentemente all'adozione di comportamenti a rischio, come problemi con le forze dell'ordine, reati contro il patrimonio, rapporti sessuali non protetti, coinvolgimento in episodi di violenza, conflittualità sociali, familiari e scolastiche. Oggi le forme di dipendenza patologica non sono limitate al solo abuso di sostanze psicotrope e psicoattive: il fenomeno riguarda anche tanti altri comportamenti come il gioco d’azzardo, che possono produrre, in un lasso di tempo più o meno lungo, la perdita del controllo e rischi per la salute sia fisica che psicologica. La pandemia e i periodi di isolamento sociale dovuti al lockdown, in più, hanno aggravato il disagio psico-sociale di quei giovani che già vivevano situazioni di vulnerabilità e che non hanno potuto trovare modelli di comportamento positivi e socialità nella scuola e nelle relazioni interpersonali.
A seguito di un’analisi dei bisogni del territorio, risulta evidente la progressiva diffusione di varie forme di dipendenza e la conseguente necessità di agire per informare maggiormente i giovani, considerando anche la rilevanza del fenomeno del “sommerso”.
LE INIZIATIVE PREVISTE
Lunedì 17 aprile tutti gli studenti degli istituti scolastici destinatari del progetto parteciperanno all’evento che vedrà ospite Giorgia Benusiglio al Palasport, gentilmente messo a disposizione dall’amministrazione comunale. Giorgia, che già in passato ha collaborato con la Croce Rossa spezzina, è una ragazza che nel 1999 rischiò la vita a causa dell’assunzione di una pasticca di ecstasy. Da quel momento ha deciso di raccontare la sua drammatica esperienza per sensibilizzare, con una storia sincera e senza filtri, tanti altri giovani sui gravi rischi causati dalle droghe.
Nelle scuole del territorio una squadra formata da 25 Giovani della Croce Rossa terrà 45 lezioni di sensibilizzazione ad altrettante classi scolastiche, con il tradizionale approccio “alla pari” che caratterizza l’attività: un confronto tra coetanei, franco e scevro di pregiudizi, in cui i ragazzi, sentendosi a proprio agio, potranno liberamente esprimere le proprie opinioni, disagi e dubbi. Oltre ad attività sensoriali e ludiche di piazza, il progetto prevede anche la realizzazione di una pagina web dedicata al tema delle dipendenze, di uno spot e di un cortometraggio, interamente girato e prodotto sul territorio della città, che racconterà quattro esperienze di vita sul tema delle dipendenze e che verrà proiettato durante gli incontri con le classi, restando a disposizione delle scuole anche in futuro come materiale didattico. Il progetto proporrà, inoltre, una serie di incontri di approfondimento e open day con esperti in materia di dipendenze ad Accademia, lo spazio di Fondazione Carispezia per i giovani in centro città alla Spezia, caratterizzati dall’interattività e dalla volontà di favorire un dialogo costruttivo con i ragazzi.
“La Fondazione intende porre particolare attenzione e investire sulle nuove generazioni – afferma Linda Messini, Consigliere di Indirizzo di Fondazione Carispezia – e questo progetto realizzato dai giovani della Croce Rossa ha la duplice valenza di sensibilizzare i ragazzi su una problematica rilevante come quella delle dipendenze e sviluppare un’educazione alla pari, dai giovani ai giovani, che vede i ragazzi stessi come protagonisti e attori della comunità”.
“Prosegue l’impegno della Croce Rossa per sensibilizzare i giovani spezzini – commenta il Presidente dell’associazione Luigi De Angelis – Ringrazio la Fondazione Carispezia che ha deciso di sostenere un progetto ambizioso, che coinvolgerà più di 1.000 giovani studenti in un percorso di consapevolezza sui rischi di ogni forma di dipendenza in età giovanile. I dati di Asl5 dimostrano che il problema è più diffuso di quello che immaginiamo, quindi il nostro impegno va avanti e ora si rafforza grazie al sostegno di Fondazione”.
"Questo è un tema che ci sta particolarmente a cuore e che stiamo affrontando concretamente, attraverso l'operato della nostra Polizia locale e un lavoro che stiamo portando avanti sul fronte della prevenzione, con una campagna di sensibilizzazione ed educazione sui temi della sicurezza e della salute, con incontri dedicati all'educazione stradale, al contrasto dell'alcolismo minorile e degli stupefacenti e alla promozione della conoscenza e della prevenzione in campo sanitario – spiega l’assessore alla sicurezza e alle politiche sanitarie Giulio Guerri - Un percorso che stiamo portando avanti in collaborazione con le associazioni e le istituzioni, a partire dalle scuole, e che vede impegnata la nostra Polizia locale, la quale affianca quest'attività al proprio lavoro quotidiano sul territorio, che la nostra amministrazione ha voluto sempre rafforzare sui settori della lotta alla droga e del contrasto ai fenomeni di mala movida, con una forte implementazione del know-how professionale e con la dotazione, a partire dall'anno scorso, di un'unità cinofila. Ringraziamo la Fondazione Carispezia e la Croce Rossa per questo importante contributo nella lotta alle dipendenze giovanili, con un progetto che il Comune della Spezia sostiene con la partecipazione della nostra Polizia locale all'evento che si svolgerà al Palasport messo gratuitamente a disposizione dall'amministrazione”.
La lettera di una giovane volontaria: "La prima volta in ambulanza non si scorda mai. Squilla il telefono e mi sale il cuore in gola"
Dopo il primo turno in ambulanza da tirocinante, una nostra giovane volontaria ha scritto questa lettera descrivendo le emozioni provate durante il suo primo soccorso:
“La prima volta in ambulanza non la scorderai mai. Scrivo le sensazioni a caldo perché magari tra qualche anno non ricorderò nulla.
Turno serale, e già da mezzogiorno inizia un fastidio allo stomaco. Cerchi di pensare a tutto ma hai in mente solo i parametri vitali, la barella con la leva verde e quella rossa, sarà scoop & run? L'ossigeno, BPCO, la maschera reservoir, il gancio per la flebo, il collare. E ridi pensando al kit amputazioni e al corso (noi non amputiamo, ndr). E cerchi di distrarti ma, mentre stai sul divano con un libro aperto, conti i tuoi stessi battiti e poggi una mano sul petto per contare i respiri. Speriamo non si senta male nessuno stasera, non subito...
Ti passano per la mente le immagini più significative del tuo percorso come tante diapositive montate ad arte. Ripensi al tuo primo direttore di corso, quello a cui dai sempre la “colpa” per essere oggi parte della “famiglia”. Ripensi a come ti ha tenuta per mano quando stavi per mollare prima ancora di iniziare. La formula dell'ossigeno! E ripensi al tutor del corso per trasporti sanitari che rideva sotto la mascherina quando mi diceva che non era "kit antincendio" ma kit ustioni! Anche lui è stato fondamentale in questo mio percorso.
Adesso sono le 19, equipaggio pronto e inizia l'attesa. C'è chi cucina, chi fa la check list, si mangia (tanto, ndr), io lavo i piatti, si chiacchiera, mi insegnano il burraco, squilla il telefono. Ci siamo. Cuore in gola.
Le premesse ci sono tutte, portiamo già il DAE, ma non succede. Io (e non solo io) torno a respirare. E per tutto il tempo sento il tutor alle mie spalle in posizione di protezione. E ringrazio, con consapevolezza stavolta, la direttrice del corso per il soccorso in ambulanza per avermi insegnato bene quello che so, nonostante mi rimproverasse sempre "per colpa degli altri" che mi facevano distrarre.
Poi però sto per morire io perché in ambulanza mi viene il mal di mare e tra un po' vomito il latte di quando ero bambina e allora urlo: "Brunoooooooooooo!!!". "È la strada, non sono io!". Guardo fisso, ripenso ai tonnarelli con pomodorini, olive, limone, candito e spigola e sto per soffocare. Forse avrei dovuto fermarmi alla prima porzione e non fare il bis.
Torniamo in sede, ho la faccia bianca, mi dicono che sono stravolta e stanca ma io sono soltanto “ammaraggiata” forte (per la traduzione cit. a un siculo qualsiasi), bevo una coca cola dopo un succo al limone, e finiamo la partita di burraco. Vinco! La prossima volta non mangio.
Ora dovrei dormire, sempre che riesca a non farmi l'ABCDE da sola tutta la notte. E stasera, alla mia prima volta, non è successo nulla di grave. Ah, tornando a casa un capriolo ha attraversato la strada, e tanta era ancora l'adrenalina in corpo che in principio ho pensato fosse un unicorno”.